C’è una Siria che profuma di pace, amore, tolleranza e voglia di ballare. È quella di Omar Souleyman, cantante e animatore da festa senza confini, star da festival internazionali. Sintetizzatori, batterie elettroniche, melodie arabe, gioia e malinconia sono le suggestioni dell’artista siriano. Nato nel Nord-Est della Siria, la sua musica è una mistura folclorica regionale di syrian dabke, una musica da ballo e cerimoniale originaria del nord est del Paese, che si lascia influenzare dal choubi iracheno così come da effluvi turchi e curdi, suonata con chitarra, batteria elettronica e sintetizzatori vintage. Su tutto spiccano le basi dance/elettroniche dalla forma pop che hanno ispirato l’appellativo “jihadi-techno”. Omar Souleyman, che ha collaborato con Björk e Four Tet, ha cominciato la sua carriera come cantante ai matrimoni, prima che la guerra civile irrompesse in Siria nel 2011. Nel 2013 ha rilasciato il suo album di debutto in studio “Wenu Wenu” per Ribbon/Domino, seguito due anni dopo da “Bahdeni Nami”, particolarmente apprezzato dalla critica, e nel 2017 “To Syria, With Love” tramite Mad Decent colloca Omar con fermezza nel canone della musica elettronica globale. Sempre per Mad Decent/ Beacause Music nel 2019 esce il suo quarto album in studio “Shlon”. Negli anni Souleyman ha rafforzato il suo crescente status di icona mondiale della musica elettronica stabilendo un vasto seguito internazionale dopo aver girato ampiamente e aver suonato a importanti festival. Nel 2013, si è esibito al Concerto del Premio Nobel per la Pace in Norvegia.